(Parte 2)

A chi è rivolta questa problematica?

Il comfort acustico è di carattere specifico per ciascun ambiente.

E’ indubbio che in un ambiente chiuso, tutto il suono o gran parte di esso, non potendo uscire dalle superfici interne, vi rimbalzi sopra, o meglio viene riflesso, tornando indietro verso l’interno. E questo avviene anche per tutte  tutte le superfici rigide presenti all’interno dell’ambiente. Più intenso sarà il suono, o rumore, più intense saranno le riflessioni.

La soluzione ? Più facile di quello che immaginate.

Il concetto di base è quello di rendere meno dure le zone d’impatto del suono, soprattutto quelle a breve distanza dalla sorgente sonora e dal punto d’ascolto, in modo che il suono, o il rumore, arrivando su di una parete o soffitto più morbidi, avrà un rimbalzo, o meglio riflessione, più dolce ed attenuata rispetto alla superficie rigida non trattata.

La conferma di questo concetto la si ottiene già quando si arreda una stanza, notando la differenza che c’è tra quando è vuota e quando è ammobiliata.

Per cui se non siete operatori del settore musicale e/o audio visivo, della produzione e post produzione, broadcast, spettacolo ecc .. ma proprietari o gestori di attività commerciali che implicano la presenza di molte persone e talvolta anche un’ intensa attività umana, come:

  • Bar
  • Pub
  • Ristoranti
  • Showroom
  • Asili

Prima di intraprendere un’onerosa opera di risanamento acustico, al fine di raggiungere il vostro comfort, provate a ridurre il problema predisponendo un arredo interno adeguato e mediamente denso. Così facendo, limiterete il disagio, i danni all’udito e l’inefficienza, ed anche il budget per un’ eventuale offerta commerciale di bonifica acustica, che ricordate godrà di uno sconto del 20% in AcusticaITALIA.

 

Copyright 2017- Roberto Vivan – Acoustical Designer, Esperto in Stress Psico/Acustico dal 1993
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